eMail e Automation Marketing: intervista a Marco Breccia

Nel percorso di formazione di AICEL eCampus, affrontiamo spesso argomenti pratici che spiegano al venditore professionale come attivare e implementare determinate tecniche di vendita. Insieme a Marco Breccia, ceo e founder di Remmida ed esperto di marketing, tratteremo un argomento fondamentale per chi vende on-line: l’email marketing. Il suo webinar “Vendere on line con l’email Marketing Automation per eCommerce” spiegherà ai venditori come impl,ementare una efficace strategia di vendita attraverso uno strumento professionale partendo dalla segmentazione alla personalizzazione fino all’adattamento dei contenuti in base al comportamento d’acquisto.

ecampus:
“Buongiorno Marco. Ormai ci siamo, nei prossimi giorni spiegherai ai venditori come migliorare le vendite con l’email marketing. Ci puoi anticipare qualche cosa? Ad esempio, quali strategie applicare per utilizzare l’email marketing nelle vendite online?”

Marco Breccia:
“Buongiorno. Innanzitutto grazie per questa bellissima opportunità. Rispondere a questa domanda richiederebbe ore di intervista perché stiamo parlando di mercati complessi. Proprio la complessità dei mercati e lo sviluppo di nuove tecnologie spingono le Aziende all’adozione di strategie incentrate sull’omnicanalità.
In un ecosistema di canali di comunicazione e di innumerevoli modalità di interazione, l’email marketing ha acquisito un peso commerciale sempre più rilevante nel convertire opportunità a sostegno di volumi, vendite e fatturato a fronte di costi accessibili o perfino millesimali.
I merchant più avveduti ne sono consapevoli: questo peso continuerà a crescere grazie all’efficacia di nuovi strumenti rivoluzionari che si fanno strada con inarrestabile prepotenza già nel nostro presente.
Basti pensare, ad esempio, all’applicazione dell’intelligenza artificiale a soluzioni di mercato già fruibili che, di fatto, amplificano i tradizionali fattori di successo dell’email marketing.
Profilazione del target, contenuti custom, timing, tracciabilità dei comportamenti di acquisto: sono analisi che avranno connotazioni sempre più tecniche, profondamente verticali, automatizzate e perfino raffinate con misurazioni ad personam, 1to1.
La strategia è quindi quella di specializzarsi nell’email marketing e nella marketing automation, acquisendo know how e nuove competenze che portino alla scoperta di potenzialità inesplorate e all’accoglienza, senza riserve, dei vantaggi competitivi attesi e promessi dalla quinta rivoluzione industriale.”

EC: “Grazie Marco per la sintesi. Hai parlato di omnicanalità e dispecializzazione nell’email marketing e nella marketing automation come una necessità per le aziende. Nel tuo webinar approfondirai questi aspetti, qui ci puoi dire quali sono gli elementi base del marketing automation omnicanale?

MB:
“Tre parole che hanno effetti esaltanti su organizzazioni e risultati commerciali: convergenza [dei canali di comunicazione]; [interazioni in] real time; integrazione [dei sistemi].
Queste tre parole/concetti operativamente si traducono in: riduzione del numero dei vendor, del numero dei database, riduzione dei costi di gestione, di personale, delle interfaccia utente, di licenze e di applicazioni necessarie.
I vantaggi che se ne hanno si misurano in scalabilità tecnologica, modularità, minore complessità organizzativa, processi coordinati, reportistica ineccepibile, livelli di customer experience oltre le attese. Insomma, investire nella marketing automation conviene!”

EC: “Hai parlato di profilazione del target e analisi dei comportamenti per raggiungere livelli di UX alti. Sappiamo bene che la gestione del dato è molto regolamentata e attenzionata dall’autorità garante. Qual è e come si raggiunge il giusto equilibrio tra analisi dei comportamenti (online) del consumatore e attenzione alla privacy?

MB:
“Definendo rigidi standard di etica professionale e policy di autocontrollo interno che siano assolutamente inderogabili nella tutela della fiducia tra merchant e Cliente.
La fiducia è la pietra angolare di qualsiasi relazione, anche di quelle commerciali: è in grado di superare barriere geografiche, tecnologiche, lingue, diversità biologica, culturale e perfino conflitti.
Ma nessun Cliente acquista senza fiducia. 
Così come nessun Cliente tornerebbe ad acquistare scoprendo che il merchant opera al di fuori della cornice normativa vigente oppure che adotta sistemi di tracciamento dei comportamenti fraudolenti a propria insaputa o danno.
E’ il motivo per cui abbiamo aderito ad Aicel: affinché la scala valoriale dei sostenitori e degli associati sia uno standard di garanzia per ogni Cliente finale che è consapevole di affidarsi a veri professionisti del commercio elettronico.”

EC: “Grazie Marco. Non ci rimane che partecipare al tuo webinar per capire come implementare una strategia di marketing basata sulle email”

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Direttiva Omnibus: cosa cambia per Sconti e Prezzi

Intervista a Avv Giuseppe Brognoli

Avv Giuseppe Brognoli, Chief Legal Officer di AICEL e coordinatore delle attività di formazione per Agenzie, Professionisti e studenti, ci parla dei nuovi obblighi informativi in materia di pubblicizzazione degli sconti introdotti lo scorso luglio dal c.d. Decreto Omnibus che recepisce la direttiva europea con lo stesso nome.

Ecampus:”Buongiorno Giuseppe. Nei prossimi giorni terrai il corso di formazione progetto Certifico, che prevede l’istituzione dell’Albo Consulenti e Agenzie Accreditate AICEL. Vuoi spiegarci cos’è “Certifico”?”

Giuseppe Brognoli: “Molto volentieri! Con il progetto Certifico, l’Associazione ha voluto affiancarsi ad agenzie e i consulenti che ogni giorno aiutano i merchant nelle loro attività. Attraverso la formazione specifica, i professionisti di settore acquisiscono gli strumenti necessari per la creazione di un sistema di vendita a norma di legge. I professionisti che seguono il percorso di formazione e superano i test, sono inseriti nell’Albo Consulenti e Agenzie Accreditate AICEL.
L’associazione rimarrà al loro fianco con corsi di aggiornamento e li supporta nelle attività consulenziali relativamente a condizioni di vendita, privacy e contrattualistica.
Nei prossimi giorni ad esempio, faremo un corso di aggiornamento al quale possono accedere solo gli iscritti all’Albo, dove andremo ad esaminare e approfondire le nuove disposizioni di legge previste dalla direttiva omnibus.
Ad oggi abbiamo formato oltre 180 professionisti”

EC: “Abbiamo visto il titolo del tuo intervento: Decreto OMNIBUS: come gestire prezzi e sconti.
Un titolo così specifico fa già capire molto. Ci puoi dire come il decreto Omnibus ha cambiato la politica dei prezzi?

GB: “La Direttiva “Omnibus”, recepita in Italia dal decreto legislativo 7 marzo 2023, n. 26, ha introdotto novità davvero considerevoli in materia di prezzi, in particolare per quanto riguarda l’indicazione dei ribassi di prezzo applicati da negozi fisici ed e-commerce.
Nell’intento del Legislatore gli operatori economici sono tenuti a fornire agli utenti informazioni più trasparenti e complete sulle riduzioni di prezzo, in modo da evitare che i consumatori siano ingannati o confusi circa l’effettiva entità di uno sconto. Ad esempio, in caso di indicazione di uno sconto, il Merchant è tenuto ad indicare il prezzo precedente, da intendersi come il prezzo più basso praticato su quello stesso prodotto negli ultimi 30 giorni.
Questo obbligo modifica profondamente le “strategie” di vendita dove le logiche di ‘annuncio’ dello sconto diventa meno incisivo in quanto limitato dall’indicazione del prezzo precedente e dell’immediata comparazione. “

EC: “Chiaro, quindi per i negozi on-line sarà più difficile annunciare super sconti riferendosi al prezzo di listino. A questo punto è obbligo chiederti qual è il modo migliore, rispettando l’Omnibus, di comunicare le riduzione di prezzo?

GB: “La norma italiana di riferimento, cioè il nuovo articolo 17-bis del Codice del Consumo, è insindacabile nell’affermare che va indicato il prezzo più basso applicato dal professionista alla generalità dei consumatori nei trenta giorni precedenti all’applicazione della riduzione del prezzo. Il prezzo precedente deve essere indicato in maniera chiara e ben visibile, di modo che gli utenti possano facilmente compararlo al prezzo scontato
Non solo, la riduzione di prezzo deve essere presentata indicando il prezzo “precedente” come riferimento, il che significa che qualunque riduzione percentuale indicata deve essere calcolata sul prezzo più basso degli ultimi 30 giorni.
Si capisce subito la differenza: un conto è indicare la percentuale di sconto sul prezzo di listino e altro è indicare la percentuale su un prezzo già ribassato per le normali politiche commerciali. “

EC: “Rassegniamoci a vedere sempre meno ‘Sconto del 70%’ e sempre più il meno appetibile ‘Sconto del 30%’!. L’introduzione di questi nuovi obblighi -ricordiamo che valgono non solo per il mondo on-line ma anche per i negozi tradizionali. è abbastanza recente. Dal tuo punto di osservazione privilegiato, hai avuto modo di identificare gli errori più diffusi nella scrittura di annunci non conformi?”

GB: “Senza dubbio, il primo errore ancora ampiamente rilevato sui siti e-commerce consiste nell’indicare, accanto al prezzo scontato, semplicemente un prezzo barrato senza specificare chiaramente quale fosse il prezzo più basso degli ultimi 30 giorni: difatti, In molti casi, la riduzione viene ancora attuata sul prezzo “di listino”. Ancora, non è infrequente imbattersi in casi in cui, pur venendo riportato, accanto al prezzo di listino, anche quello più basso negli ultimi 30 giorni, il risparmio in percentuale indicato è calcolato solo sulla base del prezzo originario.”

EC: “Grazie Giuseppe”

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Mantenere il controllo delle vendite nei marketplace europei

Intervista a Giovanni Cappellotto

Giovanni Cappellotto, nostro speaker con un webinar dal titolo “Strategie per il successo: mantenere l’Integrità del brand e il controllo delle vendite nei marketplace europei“, esperto di marketing, branding e internazionalizzazione attraverso i marketplace, ha risposto ad alcune domande riguardanti i temi principale che affronterà durante il suo intervento.

ecampus: “Buongiorno Giovanni. Nei prossimi giorni terrai un webinar volto a far capire ai merchant come migliorare la loro presenza nei marketplace mantenendo l’integrità del brand e il controllo delle vendite. Ma cosa si si intende per integrità del brand? Quali sono i rischi sui marketplace europei?

Giovanni Cappellotto: “L’integrità del brand rappresenta la coerenza, la credibilità e la reputazione di un marchio. Si tratta di un valore fondamentale che si traduce nella coerenza dei valori, dei principi e degli standard del brand in tutti i canali di comunicazione e di vendita.

Sui marketplace europei, l’integrità del brand può essere minacciata da diversi fattori:

  • Concorrenza: la concorrenza sui marketplace è molto alta, con numerosi venditori che propongono prodotti simili. Questo può rendere difficile per i brand distinguersi e farsi notare.
  • Contraffazione: la vendita di prodotti contraffatti è un problema diffuso sui marketplace, danneggiando la reputazione del brand e la fiducia dei consumatori.
  • Prezzi bassi: la concorrenza al ribasso può spingere i brand a ridurre i prezzi, danneggiando la marginalità e la percezione del valore del brand.
  • Mancanza di controllo: i brand hanno un controllo limitato sull’esperienza di acquisto sui marketplace, che può essere influenzata da fattori come la qualità delle immagini dei prodotti, le recensioni dei clienti e il servizio di assistenza post-vendita.”

EC: “Grazie Giovanni. Tutto molto chiaro. Nell’abstract del tuo intervento fai riferimento esplicito ai marketplace europei e alla gestione dell’adv. Quali sono le principali differenze (adv e mkt in particolare) rispetto alla gestione del business tra Italia ed Europa?

GC: “Le differenze nella gestione del business tra l’Italia e il resto d’Europa possono essere significative e sono influenzate da diversi fattori, tra cui:

  • Cultura e stile di vita: le differenze culturali influenzano le strategie di marketing e pubblicità. In Italia, la pubblicità spesso incorpora un forte elemento di narrazione e storytelling, mentre in altri paesi europei l’approccio potrebbe essere più incentrato sui fatti e sulle caratteristiche del prodotto.
  • Regolamentazione: le leggi e i regolamenti che governano la pubblicità e il marketing possono variare da paese a paese.
  • Utilizzo dei media: il modo in cui vengono utilizzati i diversi mezzi di comunicazione può variare. In Italia, la televisione rimane un canale pubblicitario importante, mentre in altri paesi europei il digitale potrebbe essere più predominante.
  • Approccio alla gestione del marchio: la gestione del marchio può essere influenzata dalla percezione culturale del marchio stesso.”

EC: “Quindi è proprio il caso di dire che è il mercato a fare la differenza e che il merchant deve necessariamente conoscerne le specificità. Nella tua video presentazioni, poni l’attenzione sulla necessità di tenere sotto controllo la reputazione del brand, anzi parli di “integrità del brand”. Perché è importante monitorare e regolare le vendite online?

GC: “Il monitoraggio e la regolazione delle vendite online sono importanti per diverse ragioni:

  • Analisi delle prestazioni: monitorare le vendite online consente di valutare le prestazioni dei prodotti o dei servizi offerti.
  • Gestione dell’inventario: tenere traccia delle vendite online aiuta a gestire in modo efficiente l’inventario.
  • Controllo dei costi: monitorare le vendite online serve a valutare la redditività delle operazioni.
  • Risposta alle tendenze di mercato: è necessario rilevare le tendenze di mercato in tempo reale.
  • Gestione della reputazione online: le vendite online influenzano la reputazione del marchio.”

EC: “Grazie Giovanni. Chiarissimo come sempre. Non ci rimane che aspettare il tuo webinar per capire meglio come avere successo nei marketplace europei

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Presentazione Webinar “Analisi del portafoglio clienti: fidelizzazione, sviluppo e acquisizione”

Fabio Scafoletti, ci presenta il suo webinar incentrato sull’importanza di avere un’idea chiara della composizione del portafoglio clienti. Infatti il portafoglio clienti permette di avere piani promozionali differenziati e di acquisire nuovi clienti a maggior valore aggiunto, migliorando la marginalità.

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